Aspettative e amore incondizionato: due facce della stessa medaglia

Eccomi oggi col desiderio di lasciar uscire quello che deve uscire su un argomento importante ed attuale per me. Ormai dovresti sapere che quando sento il bisogno di dire o scrivere qualcosa… non so cosa uscirà ma sento la voglia di … permetterlo. Ed … eccomi a donarmi questo momento che mi aiuta a “fissare”.

Da tempo sto affrontando le emozioni e le fatiche in merito alle aspettative. Aspettative nei miei confronti, nelle persone che amo, nei conoscenti, negli episodi che vivo…. nella vita.

Una palestra continua che pian piano mi stanno permettendo di conoscermi un pochino di più oltre ad apprezzare diversamente tutto quello che sono e che ho la fortuna di vivere e condividere.

La vita è veramente un dono anche se condizionata dall’educazione, dalla religione, dalla società, dalle abitudini che hanno alimentato il nostro essere e le nostre convinzioni e paure più recondite.

Mi accorgo che iniziando anche solo ad esserne consapevole permettermi di vedere le cose con occhi nuovi, da una prospettiva diversa, nonostante il lavoro su noi stessi è sempre complesso perché quasi mai riusciamo ad essere neutri e non di parte.

Inoltre c’è da considerare la presenza della parte più antica del nostro cervello: il cervello rettile che si prefigge di proteggerci. Lui non pensa perché deve intervenire al volo nei momenti di reale pericolo. La maggior parte delle volte non siamo in situazione di pericolo… ma vecchie e consolidate abitudini ci chiedono fortemente di rimanere nella nostra zona di comfort.

A volte scegliamo di cambiare qualcosa ma il nostro cervello rettile interviene con una reazione contraria portando la questione su questa associazione: perché cambiare se fino ad ora andava bene così? E se poi succede qualcosa di strano?

Questi automatismi rendono difficile voler e riuscire a vedere le cose da prospettive diverse.

Personalmente penso che le mie convinzioni siano corrette e che quindi mi aspetto una certa reazione ad un mio gesto… perdendo di vista che l’altra persona è diversa da me e ha il suo modo di vedere la stessa cosa. Inoltre c’è pure da considerare che tutto è uno specchio… se accuso una persona di una cosa… è perché la vivo in prima persona. Se affermo che l’altro è scontroso… in realtà lo sto vivendo io!

Più passa il tempo e più consapevolizzo che ogni cosa che capita è semplicemente neutra: sta poi a noi etichettarla in buona o cattiva, bella o brutta, giusta o ingiusta!

Quante volte, anche con la persona che amo, mi sono trovato nella piena aspettativa dando per scontate le cose, le reazioni, i tempi, le diverse corde toccate, la sua storia, le sue origini…

La vera ricchezza sta nella diversità, nel lavoro giornaliero di capire noi stessi e l’altra persona, che è tutto perfetto così com’è perché ogni cosa non capita per caso … anzi, l’abbiamo scelta o permessa per fare esperienza e poter fare un nuovo passo verso la consapevolezza.

Quante volte mi sono lamentato, ho reagito in maniera esagerata o me la sono presa invece di essere grato alla vita di poter condividere e crescere con una persona unica e speciale?

Intuisco sempre di più che l’aspettativa contrasta l’amore incondizionato … ecco il metro da utilizzare per misurarmi e migliorare. Consapevole di avere tanta strada da fare e grato per iniziare ad accorgermi di queste dinamiche.

Voglio ringraziare la vita e chi ha deciso di starmi accanto per condividere questo grande viaggio, quello più sensazionale che possiamo mai fare: quello in noi stessi!

Grazie Grazie. Grazie.